TRA VIGNETI E CASTELLI

PARTENZA: OVADA

Prendere la SS 456 in direzione di:

MOLARE

Comune tel 0143888121 –  info@comune.molare.al.it –  www.comune.molare.al.it
Piazza Marconi – 15074 MOLARE
altitudine sul livello del mare m. 226

Il paese, situato sulle riva sinistra del torrente Orba, conserva un bel centro storico di impianto ligure e comprende un territorio molto vasto in gran parte ricoperto da boschi ricchi di funghi e castagne. La strada tra Molare e la frazione Olbicella è un tratto naturalistico di raro pregio, scavato a strapiombo sul torrente Orba, arricchito da laghetti e specchi d’acqua balneabili.
Tristemente noto alla popolazione della valle il crollo della diga secondaria; resta ancora nascosta tra il fitto dei boschi la diga principale (www.molare.net).

Punti di interesse

– Castello Chiabrera Gaioli Boidi
Risultato di notevoli trasformazioni attuate anche in epoche abbastanza recenti è stato radicalmente ristrutturato dall’Architetto D’Andrade a fine Ottocento e si presenta oggi come un maniero medievale goticheggiante, con bella torre rotonda, spalti e mura su cui si alternato la pietra ed il mattone
– Palazzo Tornielli
Il palazzo sorge al centro dell’antico borgo e presenta una facciata neoclassica con alti camini, decorazioni alle finestre e, all’interno, uno scenografico scalone con balconate interne e sale decorate da bellissimi affreschi di Ignazio Tosi utilizzate per ricevimenti. Molto suggestive sono le cantine con l’antico pozzo ed il forno.
– Pieve di Campale
La Chiesa, romanico-gotica, si trova all’interno del cimitero.
E’ la prima parrocchia di Molare e risale, nelle forme attuali, al XIII sec.
Ha facciata a capanna, piccolo campanile a vela, pavimentazione in lastre di pietra.
Di notevole pregio è l’abside rettangolare, alternato di mattoni e pietre, con archetti pensili e decorazioni di finissima fattura, un autentico gioiello architettonico in perfette condizioni.
L’interno, ad una navata con tetto a capriata e pavimento in cotto, presenta sulle pareti tracce di affreschi quattrocenteschi, dovuti a varie mani. Tra i dipinti spiccano una Madonna del latte di squisita fattura sulla parete sinistra, accanto ad una Crocifissione, ed un trittico su quella di destra, tutte opere databili tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500

DEVIAZIONE: visita a Madonna delle Rocche

Prendere la SP 205. Al bivio svoltare a sinistra in direzione Madonna delle Rocche (SP 207)

– Santuario della Madonna delle Rocche
Dista 3 Km dal centro del paese e vi si accede dopo un lungo viale alberato al termine di una scenografica scalinata.
Edificato nel 1600 grazie a cospicui lasciti in memoria di un’apparizione della Madonna ad una popolana, è custodito dai Passionisti la Congregazione del Santo ovadese San Paolo della Croce.

Tornare al bivio con la SP 205 e girare a sinistra in direzione di:

CASSINELLE

Comune: tel 0143848129 –  cassinelle@cert.ruparpiemonte.it –  www.comune.cassinelle.al.it
Via Colombara, 41 – 15070 CASSINELLE
altitudine sul livello del mare m. 370

Il borgo sorge in un’area coltivata a vite e circondata da boschi e castagneti, la sua frazione di Bandita è meta di villeggiatura estiva

Punti di interesse

– I ruderi del castello e delle mura di questo borgo, rasi al suolo verso il 1830, erano indizi che il luogo fu nel medioevo fortificato. Nel 1187 si trovano tracce dell’esistenza del paese di Cassinelle tra i beni censiti del Monastero di Santa Maria di Tiglieto. Dal 1218 al 1277 il paese fu dominato dai marchesi del Bosco. Nel 1277 i Genovesi, debellati i marchesi, diedero il feudo ai Malaspina. Cassinelle visse un periodo abbastanza tranquillo sino al 1417 quando Tommaso Malaspina tentò di sottrarsi alla signoria di Genova. Nei secoli passati Cassinelle aveva confini molto più estesi rispetto a quelli attuali, comprendendo anche Olbicella passata al comune di Molare nel 1922.

Attraversare il Paese (svoltare a destra della rotonda con il lampione)
Proseguire lungo le vie del paese ed imboccare la SP 205.
Svoltare a destra in direzione Pobiano/Cremolino.

Attraversare la vallata tenendo la strada, ignorando il bivio sulla sinistra (che porta a Prasco vicino al Castello)

Arrivati alla SS 456 svoltare a sinistra in direzione di:

CREMOLINO
Comune: tel 0143879037 –  anagrafe@comune.cremolino.it –  www.comune.cremolino.al.it
Piazza Vittorio Emanuele II, 7 – 15010 CREMOLINO
altitudine sul livello del mare m. 405

Poco prima del primo attraversamento pedonale entrando in Cremolino sulla sinistra

DEVIAZIONE per il Santuario N.S. della Bruceta

Datata 1186 ha subito nel tempo restauri e ristrutturazioni che ne hanno modificato la struttura originaria mantenendo tuttora inalterato il suo fascino.
Ubicata appena fuori dal paese conserva ancora l’abside del XII secolo

Tornare alla SS 456 e dirigersi nell’abitato di Cremolino.
Antico borgo arroccato intorno al castello in posizione panoramica, circondato da vigneti, vi si accede attraverso un archivolto con stemma.

Punti di interesse

– Castello Malaspina
Di origine trecentesca venne rimaneggiato nei secoli successivi. L’impianto è a quadrilatero irregolare, ancora conserva il ponte levatoio e in origine esisteva una torre su ogni spigolo, mentre oggi solo una torre è ancora visibile (benché cimata per portarla a livello della cortina).
Ancora oggi, nonostante i numerosi interventi edilizi e difensivi, mantiene intatta , con il massiccio torrione e la trecentesca torre poligonale, la sua impronta medievale.
Dal castello si gode di uno dei più belli panorami dell’Alto Monferrato.

Imboccata la SS 456 (direzione Acqui Terme) si giunge presso l’abitato di Prasco.

Imboccando Via Roma, sulla sinistra dopo il semaforo, si raggiunge l’antico borgo di:

PRASCO

Comune tel 01434 375703 – info@comune.prasco.al.it – www.comune.prasco.al.it
Via Roma, 2 – 15010 Prasco
altitudine sul livello del mare m. 245
Paese diviso in due borgate: Prasco stazione posto lungo la strada provinciale per Acqui Terme e Prasco centro sulla collina. Nella parte alta si trova il castello e all’interno del cimitero una chiesetta in pietra a tre absidi che risale all’anno mille.

Punti di interesse

– Il castello Gallesio-Piuma
Il Castello risale al XII secolo. Rifacimenti successivi hanno offuscato le sue primarie linee architettoniche gotiche ma non ne hanno diminuito affatto l’imponenza. Nel parco si trova una splendida neviera seicetesca. Sopra il portone d’entrata c’è un marmoreo stemma gentilizio sormontato dalla corona comitale, a cui si lega tenace la secolare edera. Vi si scorgono i simboli di due casati: quello dei Gallesio Piuma (attuali proprietari) e degli Spinola. Anche l’interno è molto interessante. Nel salone centrale vi sono pregevoli tele (soprattutto ritratti) di diverse scuole: umbra, lombarda e fiamminga.

Tornando sulla SS 456 procediamo verso Acqui Terme per qualche km fino a trovare il bivio sulla destra verso Morsasco.

Imboccare la SP 202 e raggiungere l’abitato di:

MORSASCO

Comune tel 014473022 – morsasco@ruparpiemonte.it – www.comunemorsasco.it
Via Giacomo Matteotti 10 – 15010 Morsasco
altitudine sul livello del mare m. 328

Il borgo sorge attorno al castello, sulla piazza principale si trova la Chiesa Parrocchiale con all’interno affreschi del pittore Pietro Ivaldi detto il muto. Intorno colline, vigneti e graziose chiesette campestri.

Punti di interesse

– Castello di Morsasco
Si erge maestoso sulle case dell’antico ricetto a cui si accede passando attraverso un’alta porta, ricavata alla base della torre campanaria che presenta ancora le tracce del ponte levatoio. Superata la soglia, si sale seguendo il vicolo in pietra fino alla parrocchiale cinquecentesca dedicata a San Bartolomeo.
Il castello, citato dal XIII secolo, appartenne ai Del Bosco, ai Malaspina, ai Lodron, ai Gonzaga, ai Centurione Scotto e ai Pallavicino.
Nel corso dei secoli ha perso le caratteristiche militari dei primordi, e si presenta, oggi, come una dimora signorile dai grandi saloni e dalle piacevoli sale frutto dell’ampliamento settecentesco. Di grande bellezza è il camino in pietra del Salone Nuovo, fatto realizzare dai Lodron a inizio del ‘500 e la galleria del gioco della Pallacorda (inizio ‘700). La cappella interna, costruita dove un tempo era il pozzo del cortile interno, è dei primi anni del ‘700 ed è dedicata a Santa Caterina da Siena, patrona dei Principi Centurione Scotto. Tra i visitatori illustri del castello si ricorda il passaggio di San Luigi Gonzaga. Dal parco si gode di una bella visione sulle colline del Monferrato.

Attraverso la SP 202 arrivare al bivio con la SP 200 e svoltare a destra in direzione di:

TRISOBBIO

Comune tel 01443871104 – trisobbio@ruparpiemonte.it  – www.comune.trisobbio.al.it
Via De Rossi, 20 – 15070 TRISOBBIO
altitudine sul livello del mare m. 329

Piccolo centro agricolo-turistico inserito nel verde delle colline coltivate a vigneto con numerosi percorsi, sentieri e dotato di strutture per lo sport e lo svago.
Nel torritorio del comune si trova il “Noce di san Giovanni” un albero secolare che germoglia tardivamente e produce i suoi frutti nel breve arco di una settimana, la settimana in cui di festeggia San giovanni (24 Giugno).
La Chiesa parrocchiale dell’Assunta ha origine intorno al 1400.

Punti di interesse

– Castello
Sorge sulla sommità di un colle. Esistente già all’inizio del XIII sec, subì un radicale restauro nell’Ottocento poiché era in stato di degrado e di rovina e fu ricostruito nelle attuali forme sul sedime del precedente maniero medievale.
Situato al culmine della collina nel centro abitato possiede eleganti bifore ed un’alta torre merlata.
I Marchesi Finocchio Gavotti lo donarono al Comune. Attualmente è sede di un ristorante ed enoteca dove è possibile degustare i prodotti tipici locali.

Imboccando la SP 198 dirigersi verso il Paese di Carpeneto.
poi la SP 197
Visita al borgo di:

CARPENETO

Comune tel 014385123 – carpeneto@ruparpiemonte.it – www.comune.carpeneto.it
Piazza Municipio 6 – 15071 CARPENETO
altitudine sul livello del mare m. 329

Il paese, dalla forma affusolata, sorge sullo spartiacque naturale che separa la valle dll’Orba da quella del torrente Bormida. Circondato da vallate, il borgo si dipana intorno al castello e al suo parco. Nella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio si può ammirare una delle opere più pregevoli dell’Ovadese: il Crocifisso ligneo di Anton Maria Maragliano.

Punti di interesse

– Castello
Sorge al centro dell’abitato circondato da un bel parco e con la torre (la parte più antica del castello) che sovrasta il panorama delle colline monferrine. L’edificio originario era un complesso difensivo ed esisteva già nel XI secolo, successivamente fu rimaneggiato e gli ultimi rifacimenti risalgono al 1800 quando fu riempito il fossato e modificato l’atrio.

Imboccata la strada che conduce al Campo Sportivo di Carpeneto, dirigersi verso Rocca Grimalda (ignorando il bivio sulla destra continuare sulla SP 199).

ROCCA GRIMALDA

Comune tel 0143873121 -turismo@comuneroccagrimalda.it – www.comuneroccagrimalda.it
Palazzo del Municipio – 15078 ROCCA GRIMALDA
altitudine sul livello del mare m. 280

Il paese sorge su di un pianoro a strapiombo sulle rive del torrente Orba, con vigneti e campi a far corona al paese. Dalla terrazza del Belvedere Marconi si gode di una spettacolare vista di Ovada e dei paesi del circondario. La Chiesa parrocchiale di San Giacomo conserva sui muri esterni tracce di edificazioni precedenti. Famoso per il carnevale della Lachera, originale tradizione folkloristica del paese che rappresenta uno dei patrimoni culturali più importanti di tutto l’Ovadese.

Punti di interesse

– Castello Malaspina Grimaldi
Costruito su una rocca a picco sull’Orba, in origine costruzione militare risalente al XIII secolo, venne trasformato in abitazione signorile nel XVIII secolo dopo aggiunte anche nei periodi precedenti, con ali rinascimentali e barocche, insieme ad un pregevole parco con il tipico impianto del giardino barocco con vista panoramica sulla valle sottostante.
Si caratterizza per una imponente e suggestiva torre circolare con terminazione a triplice ordine di archetti a cinque piani con scala elicoidale ricavata nello spessore delle mura che un tempo ospitava le prigioni.
 Museo della Maschera
Inaugurato nel Settembre 2000, situato al primo piano dell’ex palazzo comunale, nasce per volontà del Laboratorio antropologico di Rocca Grimalda, associazione che da anni si occupa di ricerca demo-antropologica sul carnevale.
All’intento di conservare il ricco patrimonio culturale locale e al desiderio di approfondire le conoscenze intorno al carnevale va ricondotta la nascita di una struttura esplicitamente dedicata al fenomeno carnevalesco, senza riscontri in altre parti d’Italia.
Raccoglie e valorizza il “materiale” legato all’abbigliamento e al travestimento cerimoniale. Oltre ai tradizionali abiti della “Lachera”, sono esposti costumi e maschere che accompagnavano le feste del calendario tradizionale italiano ed europeo.
– Chiesa di Santa Limbania
Sorge nell’area di Castelvero, all’estremità sud-orientale del paese, su un imponente sperone roccioso che domina il corso del fiume Orba.

Imboccando la discesa (direzione Ovada) raggiungere la SP 185 .

ARRIVO: OVADA


IAT – Informazione ed Accoglienza Turistica – OVADA

Via Cairoli 107
Tel. 0143 821043
Whatsapp 379 1187215
e-mail: iat@comune.ovada.al.it

ORARIO ESTIVO (da Marzo a Dicembre)
Lunedì CHIUSO
Martedì e Domenica: 9:00-12:00
Da Mercoledì a Sabato: 9:00-12:00 e 15:00-18:00

ORARIO INVERNALE (Gennaio e Febbraio)
Lunedì e Domenica CHIUSO
Martedì: 9:00 -12:00
Da Mercoledì a Sabato: 9:00-12:00 e 15:00-18:00


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